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Archivio di Stato di Napoli, piazzetta del Grande Archivio 5, Napoli 

Si inizia con la performance Ritmi di festa di Paolo Apolito, autore di uno dei fondi più rilevanti dell’Archivio Sonoro della Campania, attivo nell’ambito delle ricognizioni sul campo fin dai primissimi anni Settanta, al fianco di Annabella Rossi e Roberto De Simone nelle ricerche sui carnevali campani e tra i componenti del Teatrogruppo di Salerno. In questa sua performance, l’antropologo dell’Università di RomaTre offre una riuscitissima versione animata delle tesi affrontate nel suo ultimo lavoro, edito da Il mulino, in cui indaga sulle ragioni più profonde dei legami empatici che si instaurano tra gli uomini nella dimensione di festa collettiva, la stessa in cui si situano gran parte dei repertori popolari. 

04 Paolo Apolito nel corso della performance Ritmi di festa

Si prosegue con ben quattro paranze rappresentative di diverse aree culturali della regione. Aprono le danze le battuglie di pastellessa di Macerata Campania con il loro fragoroso corredo di botti, tini e falci che, da arnesi d’uso contadino, diventano strumenti musicali d’eccezione: con il battere continuo dei magli sulle botti, il rollio delle mazze sui tini e gli “alti” dei ferri sulle falci si materializza la magia di quel suono chiamato Pastellessa

Le battuglie di Pastellessa

Subito dopo la Paranza r' o Lione, gruppo rappresentativo della tradizione dell’agro nocerino-sarnese, in particolare del canto sul tamburo che caratterizza gli appuntamenti rituali dell’area, dalla Madonna dei Bagni alla Madonna delle Galline.

06 Antonio Matrone detto o Lione

Un’esemplificazione dello stesso repertorio di canti sul tamburo sarà offerta da zi Giannino Del Sorbo e Biagino, uno dei più anziani tra i depositari dei repertori popolari, largamente presente in numerose campagne di ricerca sul campo per l’eccellenza delle sue esecuzioni, accompagnato dall'interprete che più di ogni altro ne ha ripreso l'eredità. 

08 Zi Giannino Del Sorbo e Zi Giuseppe Rugggiero alla Madonna dei Bagni di Scafati

Si chiude con la Scuola di tarantella montemaranese di Roberto D’Agnese, tra le espressioni coreutiche e musicali più rilevanti della regione che si esprime al meglio nei riti che accompagnano il trapassare del Carnevale nella Quaresima: espressioni culturali, forme espressive, repertori e modalità esecutive largamente rappresentate nella documentazione raccolta nell’Archivio Sonoro della Campania, ad ulteriore attestazione della sua importanza ai fini di un recupero sempre più consapevole delle proprie radici.

9 Carnevale a Montemarano

E tra suoni e canti, degustazioni di prodotti tipici delle diverse aree prese in esame, dal Provolone del monaco al conciato romano, dalla soppressata del Vallo del Diano alle fave di Baiano, da alcuni dei vini doc della Campania ai taralli di Napoli e al tortano: un piccolo ‘assaggio’, in verità, di un viaggio nella “terra dei suoni e dei sapori” che si spera di proseguire e completare in futuro, esaltando le eccellenze culturali di una terra celebrata già da Plinio il Vecchio come 'felix".

 

Archivio di Stato di Napoli, piazzetta Grande Archivio 5, Napoli

ore 17: i riti devozionali della Settimana Santa di Minori, con Pasquale Scialò, del Conservatorio di Salerno, e il regista Giandomenico Curi, da tempo impegnati nello studio del cantare battente, un canto penitenziale da strada che mette insieme disparate influenze musicali con un testo melodrammatico o metastasiano, di origine colta.
A seguire i battenti dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento di Minori offriranno dal vivo un saggio del loro repertorio che si caratterizza per il doppio “tono”, la presenza della voce bianca come “uscita” e la disposizione in tre “tornelli” (composti da diverse voci denominate “terzaiuoli” o anche “ripieni”).

i battenti di Minori

A seguire degustazioni del casatiello dolce di Minori con liquori dell'area.

Archivio di Stato di Napoli, piazzetta Grande Archivio 5, Napoli

ore 17: Inaugurazione della mostra, con presentazione del catalogo, Le rotte del cibo, a cura dell'Archivio di Stato, lungo le vie che, dal Duecento al Novecento, hanno portato nel mondo i prodotti enogastronomici della Campania in un accurato scavo nella memoria storica affidata a rari e preziosi documenti, dalle magnifiche fonti angioine e aragonesi fino alle testimonianze offerte dagli archivi di famiglie dedite alla mercatura, dai Sanseverino di Bisignano ai Pignatelli Aragona Cortes.

Ordine carico sale

ore 17,30: La paranza di Simone Carotenuto, per un’immersione nei suoni e canti della devozione popolare scorrendo il calendario festivo, dal lunedì di Albis alla Pentecoste, dalla Madonna dell’Arco alla Madonna Avvocata di Maiori: introduce Raffaele Di Mauro, responsabile scientifico dell’Archivio Sonoro della Campania.

02 Simone Carotenuto e Peppe o baffone alla Madonna di Bagni

 

ore 10 Saluti di Imma Ascione (direttrice Archivio di Stato di Napoli), Sebastiano Maffettone (Consigliere per le organizzazioni culturali della Regione Campania) e Rosanna Romano (direttore generale per le politiche sociali e culturali della Regione Campania)

ore 10,30: Inaugurazione dell’Archivio Sonoro della Campania con Maurizio Agamennone (università di Firenze), Paolo Apolito (università di Roma3), Raffaele Di Mauro (consulente scientifico Archivio) e Domenico Ferraro (università di Roma-Tor Vergata)

ore 11: Vernissage della mostra fotografica di Paola Pisano, Magici Mirabili Misteri, sui riti devozionali di Procida, con introduzione di Alberto Baldi (Università “Federico II” di Napoli)

ore 11,30: Suoni e sapori del tempo di Pasqua
con i cantori della Congregazione dell’Immacolata dei Turchini di Procida, la confraternita “SS. Rosario” di Montecorice, la paranza di zi Peppino Di Febbraio e degustazioni di liquori e dolci pasquali

i misteri di procida foto di paola pisano 2

 

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